LAGO FARIO

LA NOSTRA STORIA

Quella del Lago Fario è una storia di grande amicizia.

Armando Ruffino, Guglielmo Maunero, Lorenzo Pedriali, Cesare Fiorano, Sergio Portigliatti e Marco Ruffinatti sono amici da sempre ed hanno una passione che li accomuna, la pesca sportiva.

Stanchi di pescare nei bacini e nei torrenti di zona, iniziano a realizzare il loro grande sogno e formano in breve tempo il primo direttivo dell’associazione sportiva di pesca Iam Veni.

Dopo anni passati a pescare nei bacini e nei torrenti di zona, e visto il successo che riscuoteva l'associazione, con i numeri in continuo aumento, decidemmo di costruire un lago tutto nostro.

Ias Veni

Legati alle tradizioni e amanti del loro territorio d’origine acquistarono un’area verde di ben 16mila metri quadrati.

Una questione di fortuna

Una volta acquistati i terreni non restava che iniziare i lavori.

In quei tempi, nei primi anni ’90, la S.I.T.A.F. S.p.A. (Società Italiana per il Traforo Autostradale del Frejus) stava realizzando le rampe di accesso dell’autostrada Torino – Bardonecchia nei pressi di Avigliana e necessitava di terra. Chiese dunque il permesso di iniziare gli scavi e fu così che il progetto di realizzare il Lago Fario divenne realtà.

Non solo, 

Non solo, scoprimmo inoltre una provvidenziale fonte sorgiva, non proveniente dal vicino Sangone, tutt'ora attiva.

Ias Veni

Curiosità

Il lago viene utilizzato come bacino idrico per il rifornimento degli elicotteri in caso di emergenza incendi.